La Ludoteca sul Corriere di Como!

Ecco alcuni pezzi dall'intervista che un giornalista del Corriere di Como ha fatto a Francesco, Federica e Willy, oppure leggete l'articolo completo sul sito del Corriere in cui si parla dei giochi e della loro magia!

Quante persone e location coinvolgete nel vostro giro?
«L’apice del nostro lavoro è stato un torneo di 300 giocatori nell’ambito di Fantasika, a Milano. Abbiamo avuto partecipanti anche da Napoli e da Palermo. Più siamo, più si diffonde la nostra passione. Ogni giocatore ha qualcosa da dare e la sua partecipazione allarga la cerchia dei rapporti d’amicizia. Il gioco, in Italia, è oggetto di una visione riduttiva. In Germania, invece, è radicato nella cultura generale».
Com’è nata in voi la passione per il gioco?
«Il vettore dell’infezione sono io – scherza Francesco – Ne sono entrato in contatto in casa di un amico all’epoca in cui frequentavo la scuola superiore. Facemmo un gioco di ruolo e mi divertii come non mi accadeva da anni? Fu la molla per cambiare la mia visione del mondo. Mi aiutò a risocializzare, a riorganizzarmi, a ricreare un giro d’amicizie. Grazie al gioco tirai fuori risorse che non avrei mai espresso».

Quali sono le attività più ricorrenti?
«Si cerca di proporre una grande varietà di giochi. Uno molto gettonato, che può proseguire molto a lungo, è “Campagna”. Per una serata di tre-quattro ore si utilizza la modalità “One shot”».
Come si svolge il gioco di ruolo?
«Nasce da un desiderio condiviso, che viene conformato ad alcune regole. Ognuno crea il proprio personaggio compatibilmente con l’idea generale della storia. Poi il “master”, ovvero il narratore, prende la parola e spiega dove ci si trova e cosa sta avvenendo. È un po’ il “facciamo che io sono” che ha animato i giochi di tutti noi da piccoli».

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